Ngorongoro Conservation Area

 

Leoni bevono - cratere di NgorongoroLa Ngorongoro Conservation Area ha una superficie di 8.300 Kmq.

Non è un Parco Nazionale, ma una zona di conservazione, amministrata autonomamente: qui viene preservato l’ambiente e viene riconosciuto il diritto d’insediamento alle comunità MaasaiDal 1978 è patrimonio dell’UNESCO e dal 1981 è Riserva Internazionale della Biosfera.

La Ngorongoro Conservation Area include diversi ecosistemi: foreste pluviali, praterie montane, vaste distese erbose al confine con il Serengeti. Comprende il celebre Cratere di Ngorongoro (che ha una superficie di 265 Kmq), le Crater Highlands a nord est del Cratere (con il vulcano Olmoti e la Caldera di Empakai) e le Ngorongoro Plains a Nord Ovest del Cratere di Ngorongoro che sono parte integrante dell’ecosistema Serengeti e giocano un ruolo chiave nella Grande Migrazione, soprattutto tra dicembre e marzo/aprile.

 

Il Cratere di Ngorongoro

Il Cratere di Ngorongoro è un ambiente unico, senza uguali al mondo. E’ quello che resta di un antico cono vulcanico, la cui cima è collassata circa 2,5 milioni di anni fa, lasciando posto alla caldera attuale: un tronco di cono, che al suo interno ospita un “padellone” dal diametro di 16/20 km, con i bordi rialzati di circa 600 m rispetto al fondo, al cui interno si è sviluppata una savana dove vivono più di 25.000 grandi animali.

Tutte le specie tipiche della regione, ad eccezione delle giraffe (che qui non trovano nutrimento) vivono nel Cratere di Ngorongoro.

Il bordo del Cratere raggiunge un’altitudine di 2300 msm e offre viste da togliere il fiato. Le pendici esterne delle pareti sono ricoperte da un fitto manto di foresta primaria.

Il Cratere di Ngorongoro è un vero paradiso, tuttavia alcuni aspetti ci portano a non considerarlo il climax di un safari in Tanzania: la sua conformazione orografica (una piana poco estesa, protetta da pareti scoscese) rende il safari poco avvincente, gli animali sono tutti là, si perde il gusto della ricerca; inoltre è l’area protetta in cui si percepisce maggiormente la pressione turistica: se nella vastità del Serengeti i veicoli tendono a disperdersi, qui sono tutti concentrati in un’area limitata.

Per questi motivi e per il fatto che in 6 ore se ne visita agevolmente l’intera estensione riteniamo opportuno dedicare all’esplorazione del Cratere non più di un giorno.