E, attenti alle mie richieste, Safari Crew ha saputo costruire un viaggio spedizione su ‘misura’ dei miei sogni: e dunque tribù da sempre sognate, quali i Masai (ma non quelli non ‘turistici’, …… bensì quelli che ti sorridono se giochi un po’ con loro, e baratti le tue storie con le loro) e tribù le cui tradizioni si perdono nei tempi antichi…. gli Handzabe e la loro caccia, i Datoga e le loro storie di fuoco e frecce, i Chagga e le loro caverne ove nascondersi per salvarsi dall’invasione Masai… e poi paesaggi difficili da dimenticare, il lunare Lago Natron, il verdissimo e profumato di caffè Kilimanjaro….. e villaggi, tanti piccoli, a volte poverissimi e sicuramente sperduti villaggi, ove bambini allegri hanno giocato con me e mio figlio e donne, prima timide e poi complici, hanno raccontato le loro storie e condiviso gli abbracci.
Due ringraziamenti speciali.
Il primo va a Rocco Lastella, che mi ha fatto partecipe, con delicatezza, del progetto che Safari Crew sostiene ad Arusha: trascorrere qualche ora al Faraja Center for young women development (un istituto che aiuta giovani ragazze madri vittime di human traffiking, raping e violenze domestiche, assieme ai loro bambini) è stato davvero emozionate ed indimenticabile.
Il secondo va a Naftal Zakayo, la mia guida, occhio di falco e sorriso allegro, che mi ha accompagnato nei safari più spettacolari africani mai vissuti e fatto vivere esperienze divertenti, nella savana piuttosto che davanti ad una tazza di AfriKaffè!
Grazie, Safari Crew Tanzania…. alla prossima…. Inshallah!